Se dovessimo parlare delle armi più celebri della storia, del cinema e dell’immaginario comune non potremmo di certo tralasciare la Colt 1911. Un’arma iconica, che ha saputo ispirare l’industria armiera e che ancora oggi continua a essere al fianco di uomini e donne di tutto il mondo.

Come nasce la Colt 1911?

Siamo agli inizi del XX secolo, l’esercito degli Stati Uniti d’America è alla ricerca di una nuova arma per i suoi soldati. Fra tutte le armi sperimentate nessuna riesce a soddisfare le richieste fatte; poco affidabili, meccaniche troppo complesse, le munizioni troppo poco potenti. Proprio quest’ultimo problema porterà alla nascita della 1911. Le pistole fino a ora testate erano tutte in calibro 9 Luger, una munizione poco potente, a detta degli esperti. Fu così che nel 1906 venne indetta una gara fra le case produttrici più famose di armi, per realizzare un’arma in calibro 45 ACP. Come ben sappiamo vinse il progetto di John Browning, la Colt 1911, che terminerà il suo servizio nel 1985.

Una versione…ristretta: Colt Mustang

Dopo una prima realizzazione nel 1983 della Colt Governament Model 380, che vantava un caricatore da 7 colpi e una canna da 3.25 pollici, l’azienda statunitense decise di esagerare ancora un po’ presentando tre anni dopo la Colt Mustang. Questa aveva la canna ancora più corta, solo 2.75 pollici, un’impugnatura accorciata e il caricatore da 6 colpi sempre in calibro 380 ACP, conosciuto in Italia come “9 corto”.

A sinistra la Governament Model 380 a destra la Mustang

Nel 1987, è venne introdotta anche la versione Pocket-Light aumentando la popolarità a causa del peso ridotto dell’arma. Nel 1988 un’altra versione ancora, la Mustang Plus II che vantava L’ impugnatura più lunga del modello Governament originale. La denominazione “Plus II” sta proprio a indicare i due colpi in più disponibili nel caricatore, grazie all’allungamento del suo alloggiamento.

Caratteristiche tecniche della Colt Mustang

Design ispirato alla 1911, ma con una riduzione delle dimensioni di circa il 78%, vanta una canna da 2.75 pollici e una lunghezza totale di poco più di 5 pollici. Il peso di 350 grammi la rendono ideale come arma da difesa per tutti i giorni o meglio ancora come arma di backup da tenere in tasca all’occorrenza. Guancette in plastica riportanti il logo Colt, sicura disinseribile manualmente che blocca sia l’azione che lo scarrellamento posta sul lato sinistro e tacca di mira regolabile in deriva. Il grilletto è in pieno stile 1911, cosi come il cane.

La parte posteriore del carrello presenta delle fresature per agevolare lo scarrellamento, così come il cane, il pulsante per espellere il caricatore, la sicura e la leva di rilascio del carrello (hold open). La guardia del grilletto è inevitabilmente poco spaziosa, rendendo l’arma inoperabile con dei guanti spessi. Nonostante ciò la rendono comunque adatta anche alle mani più grandi senza alcun problema.

Anche sulla linea di tiro si comporta egregiamente, naturalmente con pistole di questo tipo non andremo a ricercare risultati ai 20 metri, ma nel tiro istintivo a 5 metri risulta essere estremamente precisa. Il rinculo è gestibilissimo, grazie all’ottima impugnatura e sicuramente anche alla piccola munizione.

Le moderne rivali della Colt Mustang

Un modello estremamente piccolo, che non rientra nemmeno nelle subcompact, potremmo definirli “modelli tascabili”. Non sono tante le armi presenti sul mercato oggi che possono sostituirla. Possiamo ad esempio optare per la Smith&Wesson modello Bodyguard sempre in calibro 380 ACP (vedi video) o la Ruger LCP. Insomma di pistole belle, tascabili come la Colt Mustang è difficile trovarne. La sua sorella maggiore sono oltre 100 anni che regna indiscussa nell’Olimpo delle armi, riuscirà la nostra Baby a regnare nell’Olimpo delle “tascabili”?

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